Javier Manzano ha vinto, la sua foto spettacolare è stata premiata lunedì scorso con il Premio Pulitzer quale fotografia dell’anno. L’immagine è impressionante ed era piaciuta subito a tutti quando a ottobre iniziò a essere pubblicata. Siamo in un garage ad Aleppo, Siria, sparano e non c’è bisogno di messinscena. Me la fece notare un caro amico, collega d’agenzia di Javier, spiegandomi la particolarità dell’esecuzione: il fotografo è in linea con i proiettili, come se fosse la sagoma eretta di un bersaglio immaginario. I due cecchini sono accovacciati, lui fa la foto perfetta in piedi, esaltando la luce filtrata che restituisce solo i contorni ma anche caldo, luce esterna intensa. I fasci di luce disegnano le traiettorie dei colpi che potrebbero anche raggiungerlo. Un quadro, un capolavoro che toglie il respiro e che tutti avremmo voluto fare. Ci vuole freddezza e follia per rimanere eretti mentre tutto intorno sibila, un senso di distacco dalla realtà che consente di vedere l’essenziale.
http://blogs.afp.com/correspondent/?post%2FPicture-from-a-war-earns-Pulitzer#.UW0RbLWGGSp
Il sito di Javier – fotografo AFP, agenzia che quest’anno vanta diversi premi dopo il meritatissimo POY di Alberto Pizzoli (Olimpiadi di Londra 2012, Scherma – vedi foto http://www.poyi.org/70/20/) e diversi WWP – è molto ben fatto. Musiche azzeccate, una intro che si lascia guardare senza esser tentati dal saltare alla pagina successiva, foto montate con gusto e ritmo.
Su questa foto di cronaca di guerra nulla da discutere.
http://www.worldpressphoto.org/javier-manzano
http://www.razistan.org/author/jmanzano/
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