Ridere di se stessi. Agli americani piace moltissimo, ma giocano solo d’anticipo. Si rendono ridicoli prima che qualcuno dica loro che lo sono. Ed ecco che impazzano le mode meno rassicuranti.
Quella fotografica degli ultimi tempi è prendere una foto del passato – possibilmente con il pannolone – in braccio a mamma o sul vasetto. Individuare l’angolo di casa dove fu immortalato lo storico momento della prima evacuazione corporale indotta, concentrarsi/liberarsi/fuoco!
Non c’è motivo che giustifichi l’esibire immagini che ci ritraggano con il pigiamino rosa a forma di dinosauro, se non quello di fingere che pur avendo subito passivamente la tortura abbiamo superato il trauma e siamo totalmente in grado di parlarne alla riunione settimanale degli Alcolisti Anonimi.
Cosa salvare? L’unica foto che trovo ben fatta cattura se stesso e le epoche abbracciate impreziosite da una cornice. Non male.
Il resto è solo una minestra riscaldata senza fantasia.
C’è tutta una letteratura negli States riguardo il “recreating“, addirittura App. Ne parlano anche testate autorevoli, pare proprio sia molto cool. http://www.huffingtonpost.com/2013/05/17/family-photo-recreated-23_n_3293255.html
Non ho trovato nulla fatto in Italia. Da noi è difficile, bisognerebbe riunire i parenti.
Per approfondire:
http://themetapicture.com/recreating-ridiculous-family-pictures/
http://awkwardfamilyphotos.com/2013/09/03/recreating-the-awkwardness-20/
http://dontpkethebear.com/uncategorized/recreating-ridiculous-family-pictures/
http://www.oddee.com/item_98609.aspx
http://www.pinterest.com/lion123/recreated-photos/
NB questo blog è stato scritto alle ore 8.41 del 20 settembre 2013.
Il mio blog non è a scopo di lucro, è solo amore per la mia professione. Qualcuno stipendiato mi copierà senza vergogna alcuna, ne approfitto per salutarlo/a.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.