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Vanda BiffaniCuriosità dal mondo della fotografia fotografia Fotografia nel cinema Il mestiere del fotografoI fotografi del Festival di Cannes

I FOTOGRAFI DEL FESTIVAL DI CANNES

by: vandabiffani
Posted in: Curiosità dal mondo della fotografia, fotografia, Fotografia nel cinema, Il mestiere del fotografo

Cannes non ha rivali, è il festival del cinema per eccellenza, non solo un premio come gli Oscar, Cannes è Il Cinema.
4000 giornalisti accreditati, circa 250 fotografi, le star più affermate del pianeta presenti, la serata amFar alla quale chiunque vorrebbe partecipare.

Avere un accredito che consenta di poter lavorare non è semplice. La domanda deve essere presentata entro il febbraio precedente con le referenze del caso: una casa di produzione, una grande agenzia stampa o una redazione che avvalli la propria presenza sono i requisiti minimi richiesti. Altrettanto importante è poter dimostrare un passato professionale, non solo fotografico ma specifico del settore che documenti la partecipazione ad altri festival, MTV awards, Grammy, Oscar. In poche parole una gavetta o percorso che giustifichi la richiesta. La mole di domande di accredito è impressionante, la selezione ancora più grave. Partecipare come fotografi al festival di Cannes è un biglietto da visita unico, significa avere un passato di alto livello e una abilità nell’operare non comune. Presenza, capacità, lucidità. I ritmi sono estenuanti, con picchi di 8 photo call e 3 red carpet al giorno oltre le conferenze. Gli artisti vengono ritratti sia in entrata che in uscita delle proiezioni. Normalmente un fotografo produce un migliaio di foto e lavora 14 ore al giorno. Per gli editor i ritmi sono altrettanto pressanti.

Gli accrediti si differenziano per colore e ordine d’importanza e conferiscono una sorta di scala gerarchica di appartenenza del titolare. Gli accrediti stampa basici sono di colore arancione e consentono ben poco. Poco più importanti sono gli accrediti gialli, quindi i blu. Con gli anni un giornalista è promosso allo stadio rosa, tanto difficile da ottenere quanto facile da perdere l’anno successivo. Il rosa può diventare pastello per i giornalisti di fama della stampa internazionale che fanno parte di qualche giuria di sezione. I badge bianchi sono l’eccellenza, un vero traguardo e sono rarissimi, vengono assegnati ad una cerchia di giornalisti che vantano decenni nel Festival, agli inviati delle  testate istituzionali, ai quotidiani storici e ai canali televisivi maggiori.
Oltre al Festival c’è il Mercato del Cinema, il più importante del mondo, dove produttori, registi, attori e ogni tipo di maestranza di rilievo si incontrano per aprire o concludere trattative milionarie. Il mercato è il cuore vero della manifestazione e  ha poco a che vedere con il premio e con i red carpet. Situato nel palazzo adiacente, il Marché e un fiume di persone dell’industria cinematografica armato di accrediti neri. I cameramen hanno pass verde, con il quale possono avere accesso solo dove hanno motivo reale di andare.

Gli accrediti dei fotografi hanno gerarchie diverse sulla base delle presenze al festival (primo anno, decennale, ventennale). Tutti i fotografi si conoscono tra loro, sanno per chi lavora chi e cosa fa. Ci sono i generalisti che operano per le grandi agenzie stampa, fotografano photo call, red carpet e conferenze stampa; i fotografi delle case di produzione, concentrati sui loro clienti; gli specialisti che prestano particolare attenzione ai vestiti, scarpe o gioielli, poiché i maggiori nomi della moda partecipano come sponsor e vestono attrici e modelle presenti solo per indossare sul red carpet i loro capi. Una fetta importante di mercato, i giornali di moda utilizzano le immagini realizzate durante il festival per un anno. L’accredito per il photo call e il red carpet di base viene assegnato a tutti i fotografi accreditati, una rosa ristrettissima e molto selezionata di professionisti che negli anni si sono fatti valere nel mondo del jet set. Ovviamente, non tutti hanno le stesse posizioni; sono allineati su due file e i posti migliori sono quelli centrali e ai lati della scalinata.
Mediamente, un’agenzia stampa spende intorno ai 15 mila euro per poter posizionare i cavi in uso ai fotografi sul red carpet. Lungo le due sponde del red carpet lavorano contemporaneamente circa 200 fotografi, un centinaio si alterna ai photo call mentre le conferenze sono riservate solo ad una decina, la selezione è molto rigida. Di media ogni agenzia mette in circolazione giornalmente circa 800 immagini, con punte maggiori in base alle serate e agli ospiti. Arriva senza preavviso Depardieu o Tarantino improvvisa un ballo con Uma Thurman e Travolta e le redazioni di tutto il mondo impazziscono di gioia.
Non essere cablati e non aver un editor che immetta immediatamente le proprie foto con tanto di didascalie può risultare un fallimento, a meno che si lavori senza privilegiare l’aspetto giornalistico. In un secondo momento si ricontrolla tutta la produzione e si immettono nuove foto nella propria banca dati. Dipende dal mercato, chi fa solo dettagli, chi ritratti, chi si occupa esclusivamente degli attori della propria casa di produzione. Coloro che fanno tutto sono pochi e appartengono alle grandi agenzie stampa e alle agenzie consacrate al cinema.
Un fotografo del Festival veste elegantemente,parla più lingue, è informato su tutto. Conoscere volti e nomi è fondamentale, può capitare che sfili sul red carpet un capo di stato o l’amministratore delegato di un’azienda di importanza mondiale, così come un membro della giuria. Il fotografo deve essere aggiornato su fatti e personaggi, sapere chi sono i nuovi partner, comportarsi secondo il protocollo o il rischio è quello di non poter più accedere alle manifestazioni di settore. Niente urla, prepotenze, ognuno ha il suo posto assegnato e conosce bene il proprio lavoro.

Sharon Stone ha un ruolo determinante nel Festival, essendo la madrina e fondatrice della amfAr, l’associazione per la raccolta fondi nella lotta contro l’Aids. Alla sua serata (che si è svolta giovedì 22) prendono parte praticamente tutti. Pensate ad un nome importante della moda, del cinema, dell’industria o del calcio, beh quasi sicuramente ha partecipato. I posti sono ad invito ed ogni tavolo costa una fortuna.

La cena si svolge all’Hôtel du Cap-Eden-Roc di Cap d’Antibes, fotografi e televisioni attendono la sfilata di ingresso ore prima.

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Qualche parametro? 90 auto ufficiali, 120 autisti, i cantanti o gruppi più importanti del momento si alternano sul palco per allietare gli ospiti.  Modelle, cantanti, stilisti, attori di fama come di Caprio arrivano nell’area riservata dell’aeroporto di Nizza con jet privati solo per partecipare. Quasi nessuno degli invitati vola con aerei di linea, semmai con lo yacht.

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Dopo la cena, ha luogo l’asta finale (uno scheletro di non so cosa è stato venduto ieri a 11 milioni di euro, solo per farvi capire) ma ai tavoli degli invitati non tutti i fotografi possono avvicinarsi. L’agenzia Getty detiene infatti i diritti di esclusiva e 7 dei suoi fotografi possono liberamente muoversi. Per gli altri pochi fotografi accreditati c’è un’area riservata dalla quale lavorare con i tele.

Qualche cifra per i mortali conti alla mano: un hotel, anche il più scadente, costa intorno ai 200 euro a notte. Una colazione al bar sono 10 euro, una cena circa 60 a persona. Ci sono le feste dove andare e fare pubbliche relazioni, solo su invito e spesso vestiti adeguatamente. Poi c’è tutto il resto, quel che potete immaginare in qualsiasi luogo dove girino tanti, ma tanti soldi, i nomi più in vista del mondo e migliaia di persone che tentano di apparire, il tutto a pochi chilometri dal Principato dove nella stessa settimana c’è il Gran Premio di F1.

Infine ci sono gli altri, i fan con le scalette che attendono ore ed ore per rubare uno scatto, i fotografi che pronti con macchina flash e biglietto da visita ritraggono gli invitati alle prime, quelli che seguono solo le serate degli sponsor o le feste private negli hotel e non rientrano mai prima delle 4 di mattina. Alcuni si occupano dei giovani attori, altri fotografano i privati che sono riusciti ad accedere dal red carpet. Ci sono i paparazzi che si appostano vicino agli hotel per ore nella speranza di scovare il nuovo partner dell’attrice del momento, quelli che controllano a vista gli yacht ormeggiati in rada da una barca nella speranza di uno  scatto da gossip.
A Cannes durante il Festival c’è tutto un mondo, i  trainspotter dei divi e dell’olimpo nel quale vivono.

23/05/2014|
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