Quando faccio acquisti mi perdo sempre nei meandri della mia deformazione professionale; passo minuti interminabili di fronte i sottaceti, sono spesso sottoesposti e questo è imperdonabile, uno fa a meno serenamente dei sottaceti che non vede. Sulla via delle uve sobbalzo, che brutti riflessi, le bottiglie sembrano tutte uguali ma se ti avvicini capisci che alcune valgono una fortuna.
Neanche un paio di vite fa, a giugno scorso, passo al negozio di intimo, mi serve un costume. La proprietaria è simpatica. Lamenta una riduzione drastica delle vendite. A sorpresa mi allunga un completino esagerato e ammicca come per dire “dai lo so che non sei il tipo ma facci un giro” mentre mi conduce verso il temuto loculo.
Avete presente la toilette francese? Quella nelle case, chiedete ingenuamente dove sia per incipriarvi il naso, vi indicano una porta entrate: ci siete voi e lui, il water, neanche un lavandino col quale fare due chiacchiere e quella luce sinistra. Pensi tutto sommato non è così urgente ed esci simulando disinvoltura.
Molti camerini sono così, crudeli, ci sei tu, lo specchio e le lampade a picco. Sempre radenti, troppo vicine al soggetto, implacabili. Creano dei contrasti che ti rispuntano tutte le cicatrici sottili sottili dell’infanzia, sei lì ti spogli e invece di provare allegramente l’indumento ti avvicini allo specchio, ti studi, urge una pulizia del viso, tiri dentro la pancia, fai una giravolta, ti senti orribile. Ma non lo sei.
Avete presente la toilette francese? Quella nelle case, chiedete ingenuamente dove sia per incipriarvi il naso, vi indicano una porta entrate: ci siete voi e lui, il water, neanche un lavandino col quale fare due chiacchiere e quella luce sinistra. Pensi tutto sommato non è così urgente ed esci simulando disinvoltura.
Molti camerini sono così, crudeli, ci sei tu, lo specchio e le lampade a picco. Sempre radenti, troppo vicine al soggetto, implacabili. Creano dei contrasti che ti rispuntano tutte le cicatrici sottili sottili dell’infanzia, sei lì ti spogli e invece di provare allegramente l’indumento ti avvicini allo specchio, ti studi, urge una pulizia del viso, tiri dentro la pancia, fai una giravolta, ti senti orribile. Ma non lo sei.
Al ristorante spesso è la stessa cosa, in una cena romantica un po’ di mistero aiuterebbe, invece troppa luce ovunque tranne sul tuo piatto, ci vorrebbe una botta di flash.
Perché le illuminazioni sono sempre sbagliate? Possibile nessuno ci ragioni mai su? Forse un dietologo farebbe grandi affari, non un negozio di abbigliamento o un ristorantino, voglio il lume di candela non il neon.
Restituisco il completino alla proprietaria simpatica e le spiego che non ce la farà mai, a meno che il suo negozio non sia frequentato solo da filiformi adolescenti nessuno comprerà nulla, la prova costume si fa nei camerini non a casa, non si supera e gli affari precipitano.
La trascino nello stanzino: Punti la luce verticale sul soggetto sei impazzita? Cosa ti abbiamo fatto di male? E poi è troppo forte, se volevo fare una seduta di fototerapia andavo in un centro specializzato. Le ridisegno l’impianto: con pochi soldi puoi posizionare delle luci morbide laterali, togli questa lampada da interrogatorio, anche se non comprano non è il caso di mortificare, almeno pensa al risparmio sulla corrente!
Una luce sbagliata deprime chiunque, siamo esseri fotosensibili. Neanche il sole è così impietoso, ogni sera tramonta e con la luna siamo tutti più sensuali.
Restituisco il completino alla proprietaria simpatica e le spiego che non ce la farà mai, a meno che il suo negozio non sia frequentato solo da filiformi adolescenti nessuno comprerà nulla, la prova costume si fa nei camerini non a casa, non si supera e gli affari precipitano.
La trascino nello stanzino: Punti la luce verticale sul soggetto sei impazzita? Cosa ti abbiamo fatto di male? E poi è troppo forte, se volevo fare una seduta di fototerapia andavo in un centro specializzato. Le ridisegno l’impianto: con pochi soldi puoi posizionare delle luci morbide laterali, togli questa lampada da interrogatorio, anche se non comprano non è il caso di mortificare, almeno pensa al risparmio sulla corrente!
Una luce sbagliata deprime chiunque, siamo esseri fotosensibili. Neanche il sole è così impietoso, ogni sera tramonta e con la luna siamo tutti più sensuali.
Credo che gli affari vadano meglio, sono passata davanti il suo negozio e si è sbracciata per salutarmi. Forse si è fulminata la lampada o probabilmente ci ha pensato su.
Mai sottovalutare i benefici di una luce sapientemente distribuita, c’è tutta una letteratura a sostegno. Per fortuna ci siamo noi fotografi a salvaguardarla.
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