Macrofotografia: era da tempo che volevo parlarne e ringrazio l’amico Fabio per aver postato l’articolo intitolato “Come fotografare gli insetti senza perdere tempo”. http://www.clickblog.it/post/1694/langolo-del-fai-da-te-come-fotografare-gli-insetti-senza-perdere-tempo
Non so quanto tempo, appunto, abbia impiegato l’autore del marchingegno per aver assemblato tutti i pezzi, suppongo molto e le foto nell’articolo non sono entusiasmanti ma se lui è felice siamo tutti contenti.
Il punto è, a mio avviso, un altro: siete mai riusciti ad acciuffare un insetto, zanzara o mosca che sia, al volo o avvicinare una farfalla per osservarla meglio senza che fugga via? Io no. Immagino sia altrettanto complicato tentare di convincere l’invertebrato a rimanere immobile mentre noi cerchiamo, senza respirare, produrre alcun rumore o movimento, di mettere a fuoco manualmente. E si, sono problemi, gli insetti si sa volano da un fiore all’altro, alcuni vivono solo pochi giorni, hanno un sacco di faccende da sbrigare e sono frenetici. Per ovviare ed evitare safari infruttuosi, alcuni appassionati di macro naturalistica li catturano, allevano in casa, nutrono larve, organizzano formicai in salotto; altri, più avventurosi, si appostano vicino ai fiori per giorni.
C’è un trucco non tecnico – ovvero se usare un microscopio, tubi o dispositivi che raggiungano ingrandimenti superiori a 1:1 – aspettare che le ore contate che hanno a disposizione si esauriscano e ritrarli post mortem.
Ci sono dei servizi fantastici fatti sugli insetti, ritratti talmente ravvicinati da svelarci le trame degli occhi, i sottilissimi filamenti delle antenne, delle goccioline di rugiada che come un prisma rifrangono la luce. Lasciate che ve lo dica, molti di questi ritratti sono probabilmente stati effettuati a insetto trapassato, la goccia è stata applicata, il microscopio usato per ritrarli potentissimo, a volte posseduto solo da Università o Istituti Scientifici.
C’è un fotografo bravissimo nel settore, Shikhei Goh, più volte premiato. http://www.pxleyes.com/blog/2012/08/amazing-close-ups-of-small-animals-by-shikhei-goh/
Le sue foto sono molto belle, fa solo quello nella vita.
Quando vedete queste foto (faccione centrato perfettamente, sfondo omogeneo, luce perfetta, ingrandimento smisurato) fatevene una ragione, quasi sicuramente sono state fatte in studio (o in laboratorio) e con strumenti di precisione; quelli come noi probabilmente non potranno mai realizzarle.
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